Il vero veterano di questo Toro è lui, Giuseppe Vives, che domani si ritroverà con Ventura e compagni per la quarta volta consecutiva in altrettante stagioni. Gli unici che avrebbero potuto battere questo suo singolare record sono Darmian e Glik, ma entrambi non saranno presenti all’hotel Boston: e se il primo, visto il forte interessamento dei giorni scorsi e la decisa accelerata di queste ore da parte del Manchester United, potrebbe non indossare più i colori granata, il secondo gode di alcuni giorni di vacanza in più per gli impegni in Nazionale di giugno e raggiungerà i compagni direttamente a Bormio. Vives, quindi, sarà l’unico giocatore attualmente in rosa che ci sarà anche al ritrovo fissato per domani sera entro le ore 22.

 

Quattro anni in granata di alti e bassi per il centrocampista, voluto fortemente dal tecnico per la risalita immediata nella massima serie. Arriva nell’estate del 2011 dal Lecce a titolo definitivo, e il primo anno sotto la Mole è più che sufficiente. Ventura punta deciso sul napoletano, che colleziona 29 presenze e sigla anche due reti, contro il Pescara (bellissimo gol in pallonetto da oltre trenta metri) e contro la Nocerina. In serie A, invece, le prestazioni sono in calo, diventano sempre di più i tifosi che preferirebbero vederlo in panchina piuttosto che in campo e lo score parla di 0 gol all’attivo. La stagione successiva, quella del 2013/2014, è estremamente sufficiente. Vives gioca ad altissimi livelli, disputa addirittura 33 partite, rivelandosi come uno degli intoccabili di Ventura e buca la porta del Chievo. Le sue qualità si abbinano alla perfezione con gli inserimenti di Cerci e Immobile: tanti i lanci perfetti per i nuovi “gemelli del gol”, memorabile l’assist all’Olimpico di Roma per la perla dell’attaccante oggi al Borussia Dortmund. Il numero 20 granata viene confermato anche per l’anno dell’Europa League, competizione che conosce per la prima volta alla veneranda età di 34 anni. Sfonda anche il muro delle 100 presenze in granata, sigla una rete importantissima a Firenze allo scadere ed interpreta il ruolo sia di regista che di interno. Certamente, a livello fisico, comincia a patire, ma il suo contributo non manca mai.

 

Domani inizierà la sua quinta stagione al Toro, guadagnandosi così a tutti gli effetti il titolo di veterano. Il centrocampo è stato, fino ad oggi, il reparto su cui Cairo e Petrachi hanno operato maggiormente, visti gli arrivi di Acquah e Obi e il riscatto di Benassi. Per Vives, quindi, è probabile un’annata da comprimario piuttosto che da titolare inamovibile, come è normale che sia per un giocatore arrivato alla soglia dei 35 anni. Ma il suo ruolo sarà tra i più importanti: chi meglio di lui potrà aiutare i nuovi ad apprendere gli schemi di Ventura e ad inserirsi all’interno dello spogliatoio granata. 


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